Ecco di nuovo una bellissima scultura, tratta molto probabilmente da incisione di A. Legrand o Pierre Aveline da Boucher, come la più nota Flora e Cupido della quale esistono numerose presenze, con varianti, nei Musei e in collezioni private.
Nonostante la figura grande crediamo che lo scultore sia sempre J.P Varion visto la consuetudine di figure morbide e rotonde.
Qui Venere, con diadema ( attributo di Venere Erucina o Ericina dal tempio di Erice in Sicilia dove la dea veniva onorata) vedasi monetazione di epoca romana I secolo a.c., è affiancata da amore che regge una colomba, altro attributo della Dea.
Al fianco destro, sopra piedestallo barocco, un vaso di fiori e frutta; alle spalle albero con foglie e bulbi tipici delle sculture di Este.
Pasta bianchissima, della stessa composizione del gruppo II Sopruso della prima scheda.
Bibliografia: Giuseppe Morazzoni. Le porcellana Italiane, Vol I, tav. 143 a